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Al G.O.M. di Reggio Calabria il “Bergamotto d'oro” del Lions club Reggio Calabria Host (photogallery)

29 Giugno 2020


 

Qui le immagini della consegna: photogallery

 

Fonte: Gazzetta del Sud

 

«Risposte importanti all’emergenza Covid, data sicurezza alla gente»

 

Il “Bergamotto d'oro” accende i riflettori sulla buona sanità reggina al tempo del coronavirus. È stato assegnato al Grande Ospedale Metropolitano (al merito sanitario), il prestigioso riconoscimento istituito nel lontano 1960 dal Lions club Reggio Calabria Host «per esaltare i valori spirituali, sociali ed umani che rifulgono nella provincia reggina, tra Ionio e Tirreno, memori di antiche civiltà».

Parole ricche di tradizioni e dei buoni esempi che il club reggino ha contribuito a costruire con la forza delle idee, del coraggio e dell'identità del territorio: bandiere di ieri e del domani da far svettare con orgoglio, nel segno della regginità. Così, il tempo si ricongiunge con la storia lionistica nel corso di due importanti cerimonie in programma domani, alle 19, nella terrazza del ristorante l'Accademia: la consegna, a nome del club, da parte del presidente Nicola Pavone, del premio “Bergamotto d'oro” nelle mani del commissario straordinario dell'azienda “Bianchi-Melacrino-Morelli”, Iole Fantozzi. Ed ancora, a seguire, il passaggio della campana, che, nella vita istituzionale del club, segna un continuum tra passato e presente. «Siamo alla 57. edizione del “Bergamotto d'oro”, con qualche pausa, e siamo emozionati di potere festeggiare insieme questo evento prestigioso dove il nostro senso di appartenenza si sposa con il culto dei valori spirituali, sociali ed umani che intendiamo affermare e diffondere sempre più sul territorio della provincia. Il premio nasce - spiega il presidente Pavone - dalla volontà di additare all'ammirazione e alla gratitudine del pubblico quei concittadini che, per l'eccellenza delle opere, per l'importanza delle iniziative o per la fama della loro personalità, si siano particolarmente distinti. L'albo è lungo; nomi che ci hanno onorato nel campo delle lettere, delle scienze, delle arti, della tecnica e del lavoro e che hanno contribuito in modo rilevante al progresso civile, economico e sociale del nostro territorio».

Aggiunge Pavone: «Anche l'edizione di quest'anno interpreta perfettamente lo spirito del premio. Il Grande ospedale metropolitano ha offerto risposte importanti all'emergenza coronavirus sul fronte delle cure e delle terapie, infondendo sicurezza nella popolazione reggina, sorpresa, come tutti, da questo mostro invisibile che si “attacca” alla pelle. Per fortuna, non abbiamo avuto i grandi numeri del Nord, ma il padiglione Covid prontamente allestito; i protocolli condivisi con le specialità del Gom e l'impulso dato a studi clinici che oggi sono all'avanguardia internazionale - asserisce il presidente del Lions - sono tutti elementi di una organizzazione vincente sostenuta dal commissario Fantozzi. Il Covid, dunque, ha davvero rappresentato l'occasione di riscatto per la tanto bistrattata sanità calabrese ed il messaggio di questo premio vuole essere soprattutto costruttivo, perché l'emergenza fa parte della nostra vita quotidiana e dobbiamo imparare ad affrontarla al meglio».

È ormai un legame ormai affettivo, per Michele Salazar, vestire i “panni” di presidente della commissione aggiudicatrice del premio. «Ringrazio i soci del Lions Club Reggio Calabria Host Giuseppe Barbaro, Sandro Borruto, Pasquale Conti, Natina Cristiano, Antonino Genoese, Nicola Pavone e Giuseppe Strangio della preziosa collaborazione ai lavori della commissione che ho avuto l'onore di guidare - esordisce Salazar che ha redatto la relazione illustrativa -. Una guerra anomala e assai strana è questo virus nuovo, insidioso e aggressivo, che aveva iniziato ad aggirarsi per il pianeta Terra dalla fine dello scorso anno, e forse anche da prima. Una guerra in cui gli unici combattenti in divisa, il personale sanitario e le forze dell'ordine e della protezione civile, appartengono all'esercito degli aggrediti. Questa nuova e terribile realtà - sostiene il presidente - è resa particolarmente grave e complessa dall'assenza di un vaccino contro il virus ed è stata affrontata in condizioni di estrema difficoltà, nel nostro territorio, dal Grande ospedale metropolitano “Bianchi - Melacrino - Morelli” in tutte le sue componenti con prontezza, impegno corale, dedizione, spirito di sacrificio e soprattutto con competenze professionali di alto profilo anche sul terreno della ricerca scientifica sperimentale».

Ed ecco il passaggio chiave: «Il premio che consegneremo vuol essere il giusto riconoscimento all'opera che l'ospedale reggino, divenuto simbolo di certezza e di speranza, ha profuso - conclude Salazar - nel drammatico periodo dell'emergenza sanitaria a tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività».